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A Monza il Proconsole Romani
Xenia Marinoni


Romani con Mariani

Che il PDL, anche a Monza, fosse in grande confusione lo si era capito da tempo. Le dimissioni di alcuni amministratori locali, avvenute nelle ultime settimane, fino all’ultima di giovedì scorso annunciata in Consiglio comunale, confermano questo quadro. A due mesi dalle elezioni amministrative il centrodestra nella città di Teodolinda non ha ancora espresso un candidato e forse non si presenterà nemmeno unito. Ma, cosa ancora peggiore, questa amministrazione non è ancora riuscita a concludere quello che era suo il compito fondamentale: approvare la sconcia variante del PGT rendendo edificabile l’area della Cascinazza e con essa numerose altre: la colata di cemento di 4 milioni di metri cubi. Aggiungasi che in primavera altri otto comuni della Brianza andranno al voto… così il Cavaliere, e per lui i vertici nazionali e regionali “pidiellini” hanno preso una decisione che, si augurano, possa evitare al loro partito una debacle quasi annunciata. A Monza il PDL è stato commissariato e Paolo Romani coordinerà e guiderà la campagna elettorale per la prossima tornata elettorale. Sì, quel Romani che Monza, purtroppo ha già incontrato sul proprio cammino, prima nominato assessore all'Urbanistica nella giunta Mariani, per portare a casa la Cascinazza, poi ministro ed ora commissario, oltre a rimanere assessore all'Expo. Quel Romani che assolto, così pareva, il suo compito è scomparso dalla città: un nome più che un volto, un’entità ectoplasmatica. A lui verrà affidata la guida della campagna elettorale brianzola, in particolare quella monzese, certamente con licenza di blandire, promettere e minacciare. Sarà davvero un deus ex machina, capace di rimettere in sesto i brandelli di una compagine sfaldata e sfibrata da numerose defezioni? Una “presenza residuale” o forse un (eterno) ritorno di nietzschiana memoria? Ed in effetti, a ben guardare, qualche dubbio potrebbe venire anche ai più scettici: la ricomparsa di Romani coincide con la restituzione del Pgt…un reflusso per certi versi inquietante! Già, della serie “a volte ritornano”. Ma i bene informati hanno capito che alla base della ricomparsa di Paolo Romani c’è il rischio (sempre più concreto) che la maggioranza di centrodestra a Monza non riesca ad approvare il Pgt, che prevede un’edificazione massiccia sul terreno della Cascinazza. Ed infatti la decisione di inviare ancora una volta il Proconsole in terra monzese è stata presa dal Cavaliere in persona. Intelligenti pauca dicevano i Latini. Tanto più che i tempi ormai sono agli sgoccioli: l’Aula consiliare dovrà infatti approvare “la variante” entro la metà di marzo, altrimenti l’area rimarrà a verde agricolo, come prevede il Piano vigente, e come in tanti ardentemente auspichiamo, e verranno annullati tutti gli inghippi e le furberie della amministrazione Mariani.

Xenia Marinoni


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  1 marzo 2012